s

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, lorem ipsum ave maria incididunt ut

MITI DA SFATARE #2: IL BURRO È NEMICO DELLA SALUTE

Quante volte abbiamo sentito parlare male del burro nella nostra vita? 

“Il burro fa ingrassare, aumenta il colesterolo ed è nemico di cuore e arterie.”

Per anni numerosi spot pubblicitari, o campagne diffamatorie di prodotti industriali, hanno contribuito a creare molta confusione rispetto a questo alimento, che, se utilizzato e abbinato nel modo corretto, è ricco di benefici, al contrario di alimenti sostitutivi puramente chimici e realmente nocivi come ad esempio la margarina. 

Qual è la verità sul burro?

Prima di tutto non è vero che il burro faccia ingrassare, come non è vero che i grassi in generale facciano ingrassare. I grassi sono una delle tre categorie di macronutrienti che dobbiamo assumere con regolarità nella nostra alimentazione. Le molecole lipidiche costituiscono la parte principale delle membrane cellulari e svolgono importanti funzioni nel nostro organismo tra le quali favorire l’assorbimento di vitamine liposolubili o fungere da precursori di ormoni sessuali. Tuttavia i grassi alimentari non sono tutti uguali e la loro qualità è fondamentale.  Sebbene la prima scelta debba sempre ricadere su quelli insaturi, anti-infiammatori, di origine vegetale come quelli che troviamo nell’olio d’oliva, la frutta oleosa o nel pesce azzurro, questo non significa che altri grassi come quelli del burro di buona qualità debbano essere evitati del tutto. 

I grassi sani non lavorano contro il girovita, anzi, rallentano l’assorbimento degli zuccheri e aiutano l’organismo a metabolizzare meglio un pasto ricco di carboidrati. Per questo motivo preferiamo un pane burro e marmellata anziché un pane e marmellata e basta oppure una pasta al dente ripassata in padella con olio, olive e pinoli anziché un riso lesso senza olio.

Inoltre spesso si è associato il consumo di burro alle malattie cardiovascolari, probabilmente per il suo contenuto di colesterolo. In realtà le più aggiornate ricerche scientifiche hanno dimostrato quanto l’ipercolesterolemia sia piuttosto figlia di un’alimentazione sbilanciata verso gli zuccheri, che si convertono in trigliceridi e colesterolo quando sono in eccesso.  

È bene sottolineare che il vero burro, quello derivato da zangolatura (più bianco che giallo) diventa nocivo se fuso poiché aumenta la sua percentuale di grassi saturi. Il burro di qualità invece, aggiunto a crudo, contiene altre molecole utilissime per l’organismo tra cui: 

  • vitamina A, E con potere antiossidante 
  • calcio
  • vitamina D (quasi introvabile negli alimenti!)

Per cui, facciamo pace con questo alimento soprattutto nelle situazioni in cui è necessario aumentare l’apporto energetico e di vitamine anche tramite i grassi del burro che utilizzeremo come base per alcune preparazioni specifiche e funzionali.

Per ulteriori approfondimenti su consulenze nutrizionali puoi prenotare una visita qui!  

Dr.ssa Giulia Verdone – Dietista esperta in nutrizione clinica